Il sindaco di Perdasdefogu Mariano Carta ha il dono della sintesi: "Tanto rumore per nulla". L'audizione resa dal maresciallo Massimo Orrù alla commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito ha aperto nuovi scenari nel futuro giudiziario del Poligono di Quirra. La testimonianza del militare, "brillamenti con armi al tungsteno fino al 2008", potrebbe portare a un processo bis. Un'ipotesi invocata da ambientalisti e antimilitaristi e di cui si è fatto portavoce il deputato Gian Piero Scanu ma che in Ogliastra non ha suscitato entusiasmo.

I SINDACI - Marco Melis, sindaco di Arzana, predica prudenza: "Va bene fare chiarezza ma se alla fine dovesse venire fuori che non c'è nulla dovremo costituirci parte civile contro chi ha distrutto l'immagine della nostra terra". Dubbi e perplessità anche da parte del sindaco di Tertenia Giulio Murgia: "Chiediamo certezze e tempi rapidi. Chi indaga tenga conto del danno di immagine che il territorio ha dovuto sopportare in questi anni".

Chiarissimo il pensiero di Mariano Carta. "Gli atti delle esercitazioni del 2008 sono stati già visti dalla Procura. Il processo ha già detto che non c'è stato disastro ambientale, lo ha stabilito il perito nominato dal giudice. Forse qualcuno parla pensando alle elezioni".

L'INCHIESTA - Il processo per i veleni di Quirra, debilitato da una durissima battaglia preliminare, marcia verso la prima sentenza, attesa per la prossima estate, sette anni dopo l'apertura dell'inchiesta, (gennaio 2011), due anni dopo l'inizio del dibattimento. Comunque vada a finire incombe la prescrizione per i reati di omissione dolosa di cautele contro infortuni e disastri, per cui sono sotto accusa otto militari che si alternarono alla guida del Poligono tra il 2002 e il 2012.

IL PROCESSO - Il dibattito sull'attività del Poligono negli ultimi tempi è stato sospinto dall'attività della commissione d'inchiesta e dall'attivismo del deputato Mauto Pili che nei giorni ha effettuato un sopralluogo all'interno del Pisq.

Gli imputati sotto processo sono gli ufficiali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Auloni, Carlo Landi, Paolo Ricci, Gianfranco Fois e Fulvio Francesco Ragazzon. Si tornerà in aula il 9 novembre.

Simone Loi

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