Basta un click per condividere un post d’amore sui social. Bastano pochi secondi perché chiunque possa vedere le facce di due innamorati che mostrano a tutti la forza dei loro sentimenti. Michele Deiana, 20 anni, di Lanusei, avrebbe potuto utilizzare la stessa formula per celebrare i tre anni di relazione con la sua fidanzata.

Ha fatto però un’altra scelta, quasi d’altri tempi. Ha affidato un suo componimento alla pagina ogliastrina de L’Unione Sarda. Parla dell’amore, indagato per secoli da letterati, poeti e filosofi. Lo fa con le definizioni del sentimento di Saffo, Platone e Lucrezio, con la letteratura cortese.

Il giovane, diploma al liceo classico di Lanusei, iscritto a psicologia all’università di Cagliari, lavora nel mondo del network occupandosi di relazioni umane. «Ho evitato il post sui social utilizzato da tutti e pensato che scrivere sul giornale potesse essere più d’effetto, che rimanesse di più, insomma qualcosa di molto significativo – racconta –. Non volevo scadere nel banale, oggi si fa quasi a gara a chi pubblica i post o la storia più belli, postare una fotografia con la propria fidanzata sembra quasi un ufficializzare la relazione. Non mi interessa che tutti vedano cosa sto creando con la mia ragazza ma in questo caso volevo scrivere una riflessione che portasse le persone a riflettere a loro volta su cosa sia l’amore».

Nel suo scritto Deiana non si definisce un poeta ma un innamorato. Il saper comporre versi non è una clausola necessaria per sondare la sfera affettiva. Michele Deiana sa cos’è l’amore, non lo relega a una questione anagrafica: “l’amore è un porto sicuro”, scrive. «Nella mia riflessione invito ad amare ogni giorno gli altri e ad amare se stessi – spiega – in fondo non è una cosa difficile basta trovare la persona giusta con cui costruire una relazione. Quando parlo d’amore come porto sicuro lo faccio come di un qualcosa che ti fa stare bene, credo sia questo il reale significato dell’amore, un qualcosa che per quanto tu possa vivere momenti negativi ti riporta sempre al pensare che lì stai bene».

Lo studente però rammenta ai lettori l’importanza di non dare nulla per scontato. «Ci vuole tanta dedizione, l’amore è proprio come una piantina, se smetto di innaffiarla si secca e muore, devo quindi prendermi cura dell’amore, se non lo faccio rischio che svanisca, servono attenzioni sincere, piccoli gesti, dedicarsi e pensare a quella persona, coltivare la relazione».

Tre anni di fidanzamento sugellati da una dolcissima dichiarazione a mezzo stampa. Tuttavia rimane il riserbo di Michele verso la sua compagna. Nessun festeggiamento dell’anniversario sui social e una conoscenza ben lontana dal mondo del web e della messaggistica istantanea. Michele non demonizza i social anzi li usa anche per motivi lavorativi ma al virtuale preferisce il reale. «Abbiamo deciso di approfondire la nostra conoscenza di persona senza passare per i messaggi, perché sono freddi e ti permettono di nasconderti, mentre conoscere una persona dal vivo, da zero, è un qualcosa di naturale devi essere te stesso altrimenti lo si nota. Nei social si mostra solo il positivo, ma in una relazione esistono anche gli aspetti negativi i litigi che servono a far progredire qualsiasi rapporto umano».

Le belle parole di Michele apparse sul giornale di giovedì colmano il cuore anche per coloro a cui la scintilla non è ancora scoccata. «Se non hai trovato il tuo porto sicuro non preoccuparti perché arriverà. E quando in mezzo alla tempesta vedrai la luce del suo faro, saprai dove andare».

Francesca Lai

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