"No ad Abbanoa". I sindaci dei centri ogliastrini costretti ad aderire al gestore unico del servizio idrico, ribadiscono la contrarietà all'accordo quadro ufficializzato il 20 settembre dall'Ente regionale di gestione delle acque. Nonostante sembri una partita con un finale già scritto, con il comitato istituzionale d'ambito che ha dichiarato l'inadeguatezza degli impianti per la gestione autonoma, i primi cittadini di Arzana, Lotzorai e Tertenia annunciano battaglia per scongiurare la perdita di indipendenza. Passerà ad Abbanoa anche Villagrande, che non ha chiesto la gestione autonoma.

RICORSO AL TAR - Marco Melis, sindaco di Arzana, annuncia il ricorso al Tar. "Faremo ricorso al Tar e al Tribunale delle acque. Secondo la delibera noi non possiamo conservare l'autonomia perché non abbiamo gestito l'acqua con una società in house. Ma questo credo sia un pretesto perché, di fatto, noi operiamo già come se l'avessimo e tutte le operazioni vengono svolte dai nostri dipendenti". Melis sostiene che il Comune assicuri il servizio con qualità superiore rispetto a quello offerto dal pubblico in altri centri. "Cercano questo pretesto perché non vogliono termini di paragone, la verità è che noi gestiamo il servizio meglio di loro. Utilizzeremo ogni mezzo legittimo nel tentativo di bloccare la delibera".

BARRICATE - Levata di scudi anche a Lotzorai dove Antonello Rubiu, rifiuta la deliberazione dell'Egas. "Siamo autonomi da oltre 30 anni, di confluire in Abbanoa non se ne parla proprio. Siamo pronti a tutto, faremo ricorsi e coinvolgeremo tutta la popolazione per fare in modo che questo incubo non diventi realtà". A febbraio 2015 trenta Comuni sardi avevano costituito il comitato Gestioni autonome servizio idrico (Gasi) proprio per stare alla larga da Abbanoa. "Abbiamo aderito al Gasi proprio per tutelarci da questa disposizione che arriva dall'Egas. Abbiamo già incaricato un legale per tutelarci in questa battaglia".

L'ENTE IDRICO Sulla questione Abbanoa sostiene di non avere voce in capitolo e non poter quindi prendere nessuna decisione: "È l'ente di governo d'ambito Egas ad aver deliberato, noi almeno per ora non possiamo fare niente".

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