Una vita intera a entrare e uscire dall'ombra. Una vita fatta a pezzi. 

Il primo frammento della vita di Sandro Arzu, il 56enne scomparso due anni fa e arrestato ieri a Cagliari, racconta di due ragazzi e una feroce vendetta. La sera di Santo Stefano del 1990 in via Sardegna ad Arzana un giovane meccanico, Bruno Ferrai, viene ucciso a colpi di pistola tra la gente che passeggia.

Le carte processuali scritte dalla Corte d'assise a Lanusei forniranno colpevoli e movente: i fratelli Sandro e Luca Arzu, 21 e 19 anni, sparano a Ferrai perché lo ritengono il killer del padre, Pietro Arzu, macellaio laborioso e senza macchia assassinato mentre in auto risaliva la strada di Orgiolaonniga, che collega Arzana alla provinciale Villagrande-Tortolì. Sandro Arzu viene condannato a 26 anni di carcere.

Il secondo frammento racconta del signor nessuno. Quello che era stato Sandro Arzu prima del delitto, del processo e della condanna. Calciatore dilettante, una fidanzata, tanti amici. Quello che è stato prima che gli ammazzassero il padre e nei lunghi anni in carcere. Un detenuto modello.

Nel terzo frammento Sandro Arzu finisce nei guai fino al collo. Ma il vero colpo da teatro va in scena l'8 marzo 2023.

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