Era intrappolato nel cavo d'acciaio di un laccio sulla provinciale Lanusei-San Paolo, opera di bracconieri senza scrupoli.

All'arrivo della pattuglia della forestale il cinghiale terrorizzato si lamentava per il dolore non lasciando avvicinare nessuno. Un semplice ma micidiale e illegale sistema di cattura che i bracconieri predispongono nei cosiddetti "trottoi", ovvero i varchi che i cinghiali percorrono durante i loro spostamenti.

Il cavo d'acciaio di circa due metri era legato alla recinzione di un terreno. Con non poche difficoltà gli uomini del corpo forestale delle stazioni di Lanusei e Baunei hanno dovuto usare una corda e facendosi scudo con la macchina di servizio hanno agganciato il cavo per poi reciderlo. Non è stato necessario l'intervento del veterinario dell'Asl. Il cinghiale una volta liberato ha ripreso la via del bosco.

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