"Non volevo uccidere".

Questa, in sintesi, la versione che avrebbe dato agli inquirenti Daniel Loi, il 20enne sotto indagine per la morte di Massimo Piroddi, l'operaio di 44 anni morto in seguito a una lite scoppiata a Bari Sardo davanti a un bar.

Ieri Loi è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari.

"Non ho toccato Massimo, ho solo alzato le mani per difendermi quando lui mi voleva colpire: è caduto da solo", avrebbe dichiarato, ripercorrendo i momenti della tragedia.

Piroddi, perso l'equilibrio, sarebbe così rovinato a terra.

Il racconto dovrà ora trovare riscontro nelle testimonianze acquisite dai carabinieri.

Ieri il gip, valutata la personalità di Loi, non ha ritenuto necessaria per lui l'applicazione di alcuna misura cautelare, percui il giovane è stato scarcerato.

Non sussisterebbero infatti né il pericolo di fuga né quello di reiterazione del reato.

L'esito dell'autopsia sulla salma di Massimo Piroddi, 43 anni, eseguita ieri mattina all'ospedale di Lanusei dal medico legale Nicola Lenigno, potrà certificare la causa della morte ed escludere eventuali altri traumi.

Nel pomeriggio verranno celebrati i funerali di Piroddi nella parrocchia di Nostra Signora di Monserrato a Bari Sardo.

(Unioneonline/F)

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