Raggiungono il valore di 4.500.000 euro i beni confiscati al termine dell'operazione "Affari di famiglia" portata a termine dalla Guardia di finanza di Arbatax.

Il provvedimento, emesso dal tribunale di Lanusei nei confronti di un imprenditore risultato evasore fiscale "seriale", arriva al termine delle indagini avviate oltre tre anni fa.

Si tratta di uno dei primi casi di confisca in Sardegna con l'applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali, ai sensi della normativa antimafia, verso un evasore di questo genere.

L'uomo, ritenuto "socialmente pericoloso", risultava ufficialmente nullatenente ma, in realtà, disponeva di un patrimonio milionario.

Gli accertamenti hanno consentito di verificare come l'imprenditore fosse coinvolto, in un arco temporale di oltre vent'anni, in una serie di attività illecite legate a crimini economico-finanziari.

Dalle ricostruzioni è emersa la discrepanza tra i redditi dichiarati, l'attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali e, a conclusione delle indagini, il tribunale ha disposto la confisca di nove beni immobili, una struttura alberghiera, un terreno, 12 autoveicoli, oltre a quote societarie e conti correnti per un valore pari a 4 milioni e 500mila euro, già precedentemente sequestrati.

Nei suoi confronti, inoltre, è stata applicata la misura dell'obbligo di soggiorno nel Comune di Tortolì per tre anni.

(Unioneonline/s.s.)
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