Tortolì ancora sgomenta per la tragedia che ha colpito Mirko Farci, ucciso a coltellate dall’ex della madre – Masih Shahid, operaio 29enne di origini pakistane, ora rinchiuso nel carcere di Cagliari-Uta – e Paola Piras. Raggiunta da 18 fendenti, la 50enne è ricoverata in Rianimazione all'ospedale di Lanusei in coma farmacologico.

Le donne di Tortolì si sono riunite, con le scarpette rosse o con la fascia fucsia intorno al braccio per dire "stop alla violenza sulle donne", davanti alle scuole elementari di via Monsignor Virgilio, a 200 metri dalla casa di mamma e figlio.

"Il nostro è un gruppo spontaneo di donne che ha voluto dare vita a un momento di riflessione ma anche dire basta al fenomeno del femminicidio - spiega Sara Corona, una delle organizzatrici - Ciò che è avvenuto a Tortolì una settimana fa ci ha lasciato sgomenti: è stato un tentativo di femminicidio che non è riuscito solo perché Mirko è coraggiosamente intervenuto in difesa di sua madre ed è stato ucciso al suo posto. Non è possibile andare avanti così: in Italia avviene un femminicidio ogni tre giorni e dall'inizio del 2021 già 34 donne sono morte per questo fenomeno".

Sul tentato linciaggio da parte di molti cittadini di Tortolì contro il killer, prontamente bloccato dalle forze dell'ordine: "Lo vogliamo dire con molta chiarezza stasera - sottolinea Sara Corona - il fenomeno del femminicidio non è un fenomeno esogeno, solo perché in questo caso l'ex compagno di Paola è uno straniero, il fenomeno nella maggior parte dei casi avviene per mano di uomini nati e vissuti nelle nostre città. Diciamo no alla violenza senza distinzioni di nazionalità. #IoStoConPaola è l'hashtag che abbiamo lanciato perché stiamo con lei e con tutte le donne che subiscono o che hanno subìto l'aggressione di un uomo".

(Unioneonline/D)

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