Anche oggi hanno disertato le aule i 400 studenti del liceo delle Scienze Umane e Musicale "Sebastiano Satta" di Nuoro, in protesta contro le regole stringenti e i divieti imposti dalla preside della scuola: niente piercing, né unghie lunghe, né ricreazione, ritiro dei cellulari prima delle lezioni, un solo spostamento per classe verso i distributori di bibite e alimenti.

"Lo studente paura non ne ha, vogliamo una scuola libera", hanno gridato in via Deffenu, dopo aver affisso i cartelloni sulla balaustra della gradinata dell'istituto, tra i fischietti e slogan andati avanti per tutta la mattina. 

"Non c'è solo il problema del piercing e delle unghie - attacca Angelo - vogliamo ricordare che siamo qui perché passiamo 5 ore seduti, non esiste la ricreazione e abbiamo 10 minuti di pausa ogni ora a discrezione del docente. Abbiamo un cortile molto grande e non ne possiamo usufruire, nella succursale abbiamo un bagno per cento studenti che dividiamo coi professori. Continueremo a parlare con la preside che ci ripete che deve riunirsi il consiglio di istituto per decidere. Che si riuniscano per restituirci i nostri diritti, ma devono essere messi nero su bianco".

"Noi siamo andati incontro alla preside, abbiamo rivisto le nostre posizioni con lei, vogliamo che il consiglio di istituto non abbia paura a esprimere la propria opinione e che sia dalla nostra parte", aggiunge Emilian. Interviene anche Angela, studentessa con piercing al naso: "Vanno bene le regole di sicurezza su piercing e unghie, ma no alla nota disciplinare che influisce sul voto della condotta, la penalità dovrebbe riguardare solo la materia".

La preside Carla Rita Marchetti ha già manifestato diverse aperture per venire incontro agli studenti: ora si attendono le risposte del consiglio di istituto. Nel frattempo non è detto che i ragazzi lunedì tornino in aula.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata