Dopo quasi 48 ore, e grazie al lavoro di 90 tecnici con varie specializzazioni, si è concluso intorno alle 5:20 di stamattina il recupero dello speleologo infortunatosi nel primo pomeriggio di domenica scorsa nella grotta S’Edera a Urzulei. Ad attenderlo l’elicottero dell’elisoccorso di base ad Olbia con l’equipe medicalizzata per il trasporto all’ospedale di Cagliari.

Il 30enne cagliaritano era entrato in grotta domenica mattina insieme ad un gruppo di speleologi, tutti sardi, per un’esplorazione. Quando sono giunti ad una profondità di circa 180 metri, intorno a 500 metri dall’ingresso, nella zona della grotta denominata Pozzo della Grande Marmitta, il 30enne è scivolato fratturandosi una gamba. Di qui l’allerta al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna.

Sul posto sono intervenuti i tecnici della Stazione alpina di Ogliastra per allestire il campo base e supportare le squadre tecniche e sanitarie del soccorso speleologico, entrate in grotta per prestare le prime cure al ferito.

“La morfologia della grotta, purtroppo, non consentiva un agevole passaggio della barella, presidio necessario visto il tipo di trauma subito dall’infortunato, quindi, sono stati allertati i tecnici di soccorso speleologico specializzati in disostruzione che, con l’ausilio di microcariche, hanno provveduto ad agevolare il passaggio della barella”, spiegano dal Cnsas.

L’infortunato “è stato raggiunto dai tecnici e dai sanitari del Cnsas, è stato stabilizzato e tenuto in un punto caldo appositamente allestito con una tendina per consentirgli di affrontare le lunghe soste dettate dalle operazioni di recupero. E’ stato anche utilizzato un presidio medico appositamente costruito che gli ha immobilizzato l’arto e allo stesso tempo ha agevolato il passaggio dell’infortunato nei punti stretti senza l’ausilio della barella”.

Alle operazioni hanno partecipato i tecnici disostruttori provenienti da Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Campania, Lazio e Umbria, giunti sull’Isola anche grazie alla collaborazione del Cnsas con l'Aeronautica Militare, che ha messo a disposizione un elicottero decollato da Pratica di Mare. Altri tecnici giunti dalla Toscana e Lazio si affiancano come supporto per la manovra di recupero e alla logistica.

L'intervento è stato svolto in collaborazione anche con il personale dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri della Stazione di Lanusei e del personale Areus.

(Unioneonline/D)

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