Torpé, non fu tentato omicidio: condannato a 4 anni per lesioni gravi
Il gup del tribunale di Nuoro ha riqualificato l’accusa mossa ad Antonio Melis: minacciò il padre con un coltello, poi lo colpì con una sedia in testaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Era accusato del tentato omicidio del padre, avvenuto al culmine di una lite, quando gli aveva puntato un coltello alla gola minacciandolo e successivamente colpendolo ripetutamente alla testa con una sedia, per poi darsi alla fuga.
Ma il Gup del tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu ha riqualificato l’accusa di tentato omicidio mossa ad Antonio Melis, 36enne residente a Oliena e difeso dall'avvocato Francesco Lai, in lesioni gravi, condannandolo nel giudizio abbreviato a 4 anni di reclusione.
L'aggressione ai danni del padre, Pasquale Melis, ex carabiniere in pensione di 67 anni, è avvenuta nella notte tra il 1° e il 2 febbraio scorso a Torpè, al culmine di una lite familiare.
Il padre era stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Francesco di Nuoro, riportando gravi lesioni. Per Antonio Melis, il pubblico ministero Riccardo Belfiori, aveva richiesto una condanna a 10 anni di carcere per tentato omicidio e il riconoscimento dell’aggravante del vincolo parentale, sottolineando che la perizia del medico legale aveva evidenziato la pericolosità delle lesioni per la vita del padre.