Il lago artificiale di Gusana, tra Gavoi e Fonni, "è stato svuotato in 48 ore", diventando "una distesa infinita di fango". La denuncia arriva da Mauro Pili, che spiega: "Un paesaggio spettrale conseguenza di una decisione dell'Enel, che per ripicca contro la Regione, ha svuotato l'invaso del Gusana-Taloro. Lo straordinario paesaggio devastato da uno svuotamento repentino del bacino senza criterio e senza il minimo di buonsenso. Si tratta di un vero e proprio atto di guerra dell'Enel verso la Regione che aveva deciso con una delibera di riappropriarsi della gestione della diga".

Il lago è uno dei tre invasi in relazione ai quali la Regione ha revocato la concessione all'Enel e dal primo gennaio passera alla gestione diretta della stessa Regione (insieme agli invasi del Coghinas e del Flumendosa).

Le conseguenze, aggiunge il leader di Unidos, crolleranno in capo ai lavoratori e mettono a rischio "gli investimenti pianificati dall'Enel nell'Isola, oltre 8 milioni solo nel 2019".

Foto di Mauro Pili
Foto di Mauro Pili
Foto di Mauro Pili

"Lo svuotamento di una diga di quelle dimensioni - prosegue Pili - non può essere avvenuta senza autorizzazione e pertanto la Regione deve spiegare come è stato possibile che tale atto sia stato compiuto senza il suo avallo. Spero che le autorità competenti diano immediate risposte su quanto accaduto nel lago di Gusana e vengano immediatamente perseguiti i responsabili di tale gesto".

(Unioneonline/s.s.)
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