Il mondo della speleologia nazionale e internazionale è sotto shock per la tragica scomparsa di Luca Pedrali, 60 anni, sub esperto di Salò deceduto ieri dopo un’immersione nelle acque della sorgente di Su Gologone. Secondo una prima ricostruzione, Pedrali era riuscito a risalire in superficie e a togliersi l’attrezzatura, quando ha accusato un malore improvviso. I presenti hanno immediatamente lanciato l’allarme, ma purtroppo ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile. Oggi il magistrato ha restituito la salma ai familiari, non ritenendo necessaria l’autopsia.

L’attrezzatura tecnica utilizzata durante l’immersione è stata posta sotto sequestro ed è ora a disposizione degli specialisti del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Cagliari e Sassari, elitrasportati ieri alle pendici del Supramonte subito dopo l’allarme. Pedrali era considerato uno dei più esperti speleosub italiani, con alle spalle decenni di esplorazioni in ambienti sotterranei e sommersi tra i più complessi d’Europa. La sua scomparsa rappresenta una perdita gravissima per la comunità speleologica, che si è stretta nel dolore ricordando il suo contributo scientifico e umano.

Le acque di Su Gologone, tra le più profonde e inesplorate d’Italia, continuano a esercitare un grande fascino tra gli specialisti del settore, ma restano un ambiente di estrema delicatezza e rischio, che anche i più esperti affrontano con il massimo rispetto.

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