Agricoltori e allevatori in ginocchio, l’incubo della siccità che avanza e una situazione esplosiva che richiede «soluzioni e risposte concrete». Oggi sul tavolo del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale il tema dei bacini a secco è quanto mai una priorità, dopo quanto successo stamane a Siniscola, dove un agricoltore e consigliere comunale ha aperto il fuoco contro la sede dell’ente. Ieri alcuni dipendenti del Cbsc lo avevano multato dopo averlo sorpreso mentre irrigava il campo, nonostante il divieto dell’ordinanza comunale.

«Siamo consapevoli del grandissimo disagio che stanno vivendo le aziende agricole servite dalle infrastrutture irrigue del distretto del Posada – si legge in un comunicato del Consorzio – che purtroppo devono attenersi al divieto di irrigazione, ma è una situazione che non possiamo gestire in altro modo. Per questo invitiamo alla calma e alla collaborazione attiva di tutti».

È caccia aperta alle soluzioni anche se – ad ora – l’unica «è quella delle restrizioni». E su quanto successo stamattina, su fatto «estremo che a loro malgrado ha visto coinvolti alcuni operai del Consorzio, a loro va la piena solidarietà della struttura consortile».«Non entriamo nel merito di quanto successo – precisa Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale -. Sicuramente siamo molto amareggiati. Però ribadiamo che la mancanza della risorsa idrica è un problema che va affrontato immediatamente dando risposte al territorio, concretamente occorre intervenire con misure straordinarie e sostenere il comparto agricolo. Una richiesta che noi raccogliamo ogni giorno più forte da parte dei consorziati, che sono una delle principali forze economiche di questo territorio».

(Unioneonline/v.f.)

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