Sotto l'ombrellone il dolce di Natale sfornato a Macomer
Assoladu, il panettone tutto sardo nato per sconfiggere la crisi da CovidIl dolce più atteso del Natale è arrivato anche sotto l'ombrellone. Viene sfornato lontano dal mare, lontano dalle grandi realtà per il turismo, a Macomer, con ingredienti tipici del Marghine e della Sardegna. Si chiama Assoladu, per dire che è unico e per richiamare la stagione calda, il panettone estivo di Sardegna. Una perla nata dalle sapienti mani di Maurizio Cossu e dallo staff della storica pasticceria del Corso della famiglia Tesi. A realizzarlo è il pasticciere Maurizio Cossu, 54 anni, che tre anni fa, protagonista al concorso nazionale Mastropanettone, si è classificato tra i primi in Italia, realizzando il miglior panettone della Sardegna. Una affermazione arrivata puntuale anche lo scorso anno.
More e malvasia
«Assoladu è un prodotto originale, un dolce dal sapore delicato, fresco, quindi adatto per l'estate», spiega Maurizio Cossu. «Ha la forma del sole, ed è realizzato con ingredienti tipici del nostro territorio, tra cui le pesche e le albicocche dei nostri frutteti. E poi, ad agosto, con le more raccolte nelle campagne tra il monte di Sant'Antonio e Scanu Montiferru. Un panettone impastato con i vini di qualità, quale la malvasia della Planargia e la vernaccia dell'Oristanese».
Il dolce e il murale
Un prodotto che rende l'estate meno drammatica dal punto di vista turistico. Assoladu è nato nei mesi del lockdown, con prove su prove e con un grande lavoro di collaborazione. «È una risposta alla crisi che sta colpendo il turismo, la nostra economia», dice ancora Maurizio Cossu.
Il pasticciere ha spedito campioni in Italia e all'estero. «Ora arrivano le prime richieste. Aspettiamo le reazioni del mercato». L'originale dolce è stato presentato venerdì sera a Macomer, in contemporanea con l'inaugurazione di un murale, commissionato per la circostanza dallo stesso Maurizio Cossu, realizzato all'interno dell'antica pasticceria del corso Umberto, dall'artista macomerese Giulio Ledda. «Un'opera che racconta la nostra comunità, le nostre tradizioni e la nostra cultura, la nostra tradizione dolciaria», argomenta Maurizio Cossu. «Raffigura la gente in costume, i nuraghi, i betili, la religiosità, con la festa di Sant'Antonio Abate e quella di Sant'Antonio di Padova. Momenti di gioia, momenti storici e momenti di convivialità che caratterizzano la nostra comunità».
L'iniziativa di Maurizio Cossu è stata accolta con entusiasmo dagli abitanti di Macomer che, nonostante le restrizioni imposte per fronteggiare l'emergenza sanitaria e con tutte le precauzioni e i distanziamenti necessari, alla manifestazione di venerdì, ha voluto partecipare, per essere protagonista in questa svolta e incoraggiare quelle che chiamano le eccellenze di Macomer.
In principio fu il beelato
Maurizio Cossu non è nuovo a queste iniziative, sfruttando i prodotti locali. Idee originali, che diventano l'anima del commercio. Un paio di anni fa ha infatti realizzato, assieme all'amico di Macomer Giandomenico Cugusi, il gelato al latte di pecora, il cosiddetto Beelato, che è diventato una autentica realtà nel mercato isolano.
Francesco Oggianu