Tutti i Comuni della provincia di Nuoro e dell'Ogliastra stanno vivendo nel più assoluto disagio per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti organici. Da sabato scorso, infatti, tutti i servizi di trattamento della piattaforma, a carico della Tossilo Tecnoservice Spa, hanno cessato l'attività chiudendo anche la linea di compostaggio, unica sezione dell'intero impianto ancora in attività.

A bloccare il sistema sarebbe il mancato rinnovo, da parte del Consorzio industriale, delle garanzie fideiussorie necessarie per rinnovare l'Autorizzazione Integrata Ambientale, che la Provincia di Nuoro rilascia per il funzionamento degli impianti. Questo sta creando forti disagi ai comuni conferitori, che in assenza di indicazioni da parte della Regione, che governa lo strumento di pianificazione, sono costretti a bussare negli impianti di mezza Sardegna, affinchè venga accolta la frazione organica dei rifiuti, respinti da Tossilo.

Dietro c'è però una guerra tra il Consorzio Industriale, (in liquidazione dal 2008) e la Tossilo Tecnoservice Spa. "Abbiamo rappresentato questa triste e ingarbugliata vicenda all'assessore regionale all'industria ormai da diversi mesi - dice l'assessore all'ambiente Andrea Rubattu - ma finora c'è stato un silenzio tombale e imbarazzante, anche da parte dell'assessore regionale all'ambiente. Per quanto ci riguarda, non vogliamo partecipare a questa triste contesa tra la Tossilo Tecnoservice Spa e il Consorzio Industriale".

Anche l'associazione Zero Waste Sardegna si inserisce, con un lungo documento, in questa vicenda, titolando in maniera inequivocabile: "Tossilo: tutti i nodi vengono al pettine". Poi aggiunge: "Appare chiaro che non si tratta del solo mancato rinnovo della fideiussione e che, dietro la contrapposizione tra il commissario liquidatore del Consorzio industriale di Macomer e il presidente della Tossilo Tecnoservice, si celano ben più ampie e preoccupanti questioni".
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