Da tempo il sindaco di Silanus, Gian Pietro Arca, si batte affinché la giunta e il Consiglio regionale si accorgano anche dei Comuni non rappresentati nella maggioranza che governa la Regione.

Si batte in particolare per ottenere le risorse necessarie per rendere abitabili le case di edilizia economica popolare. «Risorse ripetutamente sollecitate in maniera formale- dice il sindaco, Gian Pietro Arca- ma ancora non concesse dalla Regione».

Il sindaco denuncia ripetutamente, anche sui social, il silenzio della Regione su questo argomento. «Mentre a Silanus, nonostante i miei ripetuti solleciti formali, ancora oggi non si riesce a rendere abitabili le case di edilizia economica popolare per mancanza di risorse, i Comuni di Guasila, di Neoneli e di Villaputzu, rispettivamente amministrati, devo dire egregiamente, dai colleghi che rivestono anche il ruolo di consiglieri regionali, con “Sinistra Futura” e “Orizzonte Comune”, grazie alla “Legge di Stabilità Regionale 2025”, hanno ricevuto contributi economici».

Arca poi aggiunge: «Ritengo che la possibilità di disporre di ingenti risorse economiche pubbliche da utilizzare in maniera discrezionale dia la possibilità di porre in essere favoritismi, discriminazioni e azioni clientelari volte a ottenere consenso, per tale ragione è urgente disciplinare normativamente in merito».

Il sindaco di Silanus chiede poi conto alla presidente della Regione, Alessandra Todde, che sarà a Macomer venerdì pomeriggio. «Chiederò alla presidente Todde di farsi parte attiva e diligente per promuovere tale provvedimento, previo confronto con le parti interessate a partire dall’Anci che, ottimamente, rappresenta i sindaci sardi. Se vogliamo davvero cambiare in meglio, dobbiamo promuovere il cambiamento. Costi quel che costi».

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