«Se fossimo sempre così compatti, Sarule sarebbe un vero gioiello». Lucia Mureddu scandisce poche parole ma di una chiarezza disarmante. Sintesi perfetta di un fine settimana da incorniciare e senza dubbio da replicare. Il paese che ha dato i natali al poeta Badore Sini sabato e domenica ha dato il meglio di sé. La “Giornata dell’ambiente” è stata un successo. Circa 150 volontari, armati di scope, palette e decespugliatori, hanno ripulito ogni angolo del centro abitato. «Non potevamo più aspettare», dice Emanuele Fadda, presidente della Pro loco: «C’erano erbacce ovunque, oltretutto vicino alle abitazioni. Il rischio incendi era alto, così siamo intervenuti, anche perché la ditta incaricata delle operazioni di sfalcio ancora non ha preso servizio».

Unità di intenti

Il singolare fine settimana all’insegna dell’ecologia ha avuto inizio sabato mattina, intorno alle 8.30. Tanti sarulesi si sono dati appuntamento in piazza San Michele. Poi, le varie squadre di cittadini si sono divise i compiti, le località del paese da pulire e da far risplendere. «Noi della Pro loco, insieme alla Prociv e alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Sirca, abbiamo deciso di fare qualcosa con immediatezza», puntualizza Emanuele Fadda, «ripeto, non si poteva più aspettare. La circonvallazione era piena di erbacce e sterpaglie, proprio a ridosso delle case. Qualche anno fa addirittura un incendio ha lambito proprio la mia abitazione. Ecco perché, a tempo di record, ci siamo riuniti e abbiamo deciso di intervenire. D’altronde, era da gennaio che non si badava al verde pubblico. Comunque, tutto è andato per il meglio, tanto che abbiamo già fissato un nuovo e analogo appuntamento per metà luglio».

Orgoglio condiviso

«Nulla è impossibile, per Sarule, quando se lo mette in testa - scrive su Facebook Antonio Maccioni -. Complimenti alla Pro loco e all’amministrazione comunale. Quest’ultima, già dal primo giorno di insediamento, ha dimostrato di avere a cuore il decoro urbano. Il paese, infatti, era in stato di abbandono». Dal parco giochi alle porte del centro abitato, passando per la via principale e le varie piazze: niente è stato dimenticato dai circa 150 volontari che per due giornate hanno lavorato senza soste. La locandina che a Sarule circolava da giorni, e rimbalzava di continuo nei telefoni dei residenti, ha sortito gli effetti sperati. In pochi l’hanno snobbata o cestinata, in tanti hanno seguito alla lettera le indicazioni della “Giornata dell’ambiente”. Quella frase che condensava un approccio, l’essere comunità: “Prendiamoci cura del nostro paese”. «Due giornate di duro lavoro, ma con buona volontà e sacrificio si ottengono sempre ottimi risultati. Ci ritroveremo presto», promette il presidente della Pro loco, Emanuele Fadda. «I volontari, soprattutto i giovani, ci hanno dimostrato di tenere parecchio al decoro del nostro paese. Vi ringraziamo di cuore, ci riempie di gioia constatare di avere un obiettivo comune. Niente è davvero difficile quando il lavoro viene diviso in tanti piccoli pezzetti».

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