Ridimensionamento dei servizi sanitari, a Macomer soffia il vento della protesta
"Una situazione drammatica", dice Maria Luisa Muzzu, capogruppo della minoranza in Consiglio comunalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per il ridimensionamento in atto dei servizi sanitari e in particolare quello della diabetologia, chiuso ormai da circa cinque mesi, a Macomer e nel Marghine soffia forte il vento della protesta.
Dopo le mancate risposte della Regione ad interrogazioni e documenti, ora si profila una mobilitazione popolare sollecitata dal consigliere regionale Gianfranco Congiu, oltre che dall'associazione dei diabetici e dal gruppo di minoranza in consiglio comunale "Uniamoci per Macomer", che chiedono conto all'Ats, alla Assl di Nuoro e alla Regione.
Congiu in una nota scrive: "È giunto il momento di recuperare in serietà e abbandonare i proclami aziendali, le nebulose operazioni di riorganizzazione e di ristrutturazione, tutti paroloni dietro i quali si nasconde solo l'incapacità di dare ai cittadini quello standard di servizi cui erano abituati e che una infelice riforma sanitaria ha così evidentemente massacrato".
Maria Luisa Muzzu, capogruppo della minoranza consiliare Uniamoci per Macomer, parla di disfatta: "Siamo in una situazione drammatica - dice la consigliera comunale - che si è incancrenita particolarmente nel distretto sanitario di Macomer, senza che gli amministratori comunali protestassero. È proprio sulla sanità territoriale che si gioca e si giocherà nei prossimi mesi e anni una partita decisiva, per garantire sul territorio un sistema di servizi equo e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini".