Portavalori, Saviano e gli arresti: «Analisi confermata, politica populista sarda omertosa»
Lo scrittore torna sulle polemiche innescate da un suo video pubblicato all’indomani dell’assalto: parlava di bande di Desulo e di Sassari (che con la Toscana non c’entrano)Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Gli arresti di oggi confermano l’analisi. La politica populista sarda si rivela omertosa ancora una volta».
Dopo gli arresti dei presunti componenti della banda che ha messo a segno l’assalto ai portavalori sull’Aurelia lo scorso 28 marzo, Roberto Saviano torna sulla bufera che si era scatenata dopo la pubblicazione di un suo video, su Youtube, nel quale sosteneva che gli autori fossero sardi.
Lo scrittore aveva anche individuato delle aree ben precise dell’Isola nelle quale erano attivi dei gruppi criminali dediti alle rapine ai blindati: aveva parlato di Desulo e Sassari. Era evidente che si riferisse a inchieste precedenti che avevano già disarticolato altre bande.
Ma le sue parole avevano innescato una reazione indignata perché le comunità chiamate in causa, Desulo in particolare, si erano sentire accostate a un episodio criminale specifico, senza alcuna prova a supporto.
I nomi dei presunti appartenenti al commando sono diventati noti, con gli arresti eseguiti oggi. E nessuno è di Desulo.
L’intellettuale napoletano difende la sua posizione con un post, nel quale ricorda che «la peggiore politica sarda mi accusò di diffamare la Sardegna». Invece, sostiene, aveva ragione.
(Unoioneonline/E.Fr.)