"Se vorrà tornare sui suoi passi e costituirsi, siamo disponibili a dargli una mano quando vorrà". A parlare è Maria Luisa Vernier, uno dei due avvocati di Graziano Mesina, in fuga ormai da 48 ore dopo la condanna definitiva a 30 anni di reclusione per traffico di droga che ha riaperto per lui le porte del carcere.

"Noi siamo per le cose fatte secondo la legge e siamo le prime ad essere stupite della sua scelta di non andare in carcere", spiega interpretando anche il pensiero della collega Beatrice Goddi, con cui ha difeso Gratzianeddu in tutte le fasi del processo.

Orgosolo intanto si risveglia in un clima surreale, che l'ha fatta ripiombare in quel passato legato al banditismo che sembrava essersi lasciata alle spalle per sempre. La cittadina del Supramonte è presidiata dalle forze dell'ordine, diversi giornalisti e troupe televisive vanno a caccia di dichiarazioni o commenti da parte dei compaesani dell'ex primula rossa.

Posti di blocco in tutte le strade dell'agro, nuove perquisizioni in diversi ovili, ma di Mesina nessuna traccia. E le ipotesi si sprecano. Fuga in Corsica? Sta trattando la resa per ottenere condizioni più vantaggiose?

"Siamo sbalorditi da questa notizia, - confessa Nicola Rubanu, che ha un negozio d'artigianato in Corso Repubblica, dove si inizia anche a vedere qualche turista - Graziano passava qui tutte le mattine e spesso scambiavamo qualche chiacchiera. Martedì mi ha ricordato l'appuntamento con la sentenza in Cassazione e l'ho visto preoccupato. Mi ha detto: 'Ho altri due giorni liberi davanti a me, poi non so cosa succederà'".

Il commerciante è anche uno dei pochi a voler parlare dell'ennesimo colpo di scena del più famoso bandito sardo.

Le persone scansano i giornalisti, ma alla fine un'anziana donna accetta di rispondere a qualche domanda: "Graziano lo vedevamo tutti i giorni, passava davanti a casa mentre andava in caserma per la firma e a volte assieme ad altri anziani andava a pregare sopra alla Madonnina. Era sempre gentile e ormai appesantito dall'età, non so cosa sia passato nella sua testa dopo la sentenza, certo non ci aspettavamo che a questa età sarebbe tornato alla macchia".

(Unioneonline/L)
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