Onanì, Delmastro "scommette" su Mamone: «Crediamo nella colonia agricola»
Dopo un lungo incontro con i sindacati, l’esponente del governo Meloni ha visitato la struttura del centro Sardegna. Non senza polemiche«Sicuramente il modello delle colonie agricole è quello che dobbiamo valorizzare, perché attraverso il lavoro sappiamo che escludiamo la “recidivanza”». Il sottosegretario al ministero della Giustizia, Andrea Delmastro, traccia il futuro della colonia penale di Mamone. In mattinata l’esponente del governo Meloni ha raggiunto la struttura nelle campagne di Onanì. Non senza polemiche. «Parlare del rilancio della colonia agricola senza neanche invitare per un semplice saluto il sindaco del territorio che la ospita (2700 ettari), oltre a essere istituzionalmente scorretto è un po’ una beffa», tuona la prima cittadina di Onanì, Clara Michelangeli.
Promesse
Dopo un lungo incontro con i sindacati, Andrea Delmastro ha visitato la struttura del centro Sardegna, accompagnato dai deputati di Fratelli d’Italia, Gianni Lampis e Salvatore Deidda, e dal coordinatore provinciale del partito, il sindaco di Belvì Maurizio Cadau. Il sottosegretario ha fatto capire come il rilancio della colonia di Mamone sia una priorità. E sebbene oggi ospiti appena 130 detenuti, o poco più, ha rassicurato: «La prima cosa per cui mi sono impegnato è la caserma, affinché possa diventare degna di questo nome. Il mio impegno è quello di recuperare entro sei mesi i fondi necessari allo scopo. Anche perché, il primo modo per aiutare il detenuto è quello di garantire il benessere agli agenti di polizia penitenziaria».
Numeri e polemiche
A Mamone in passato i detenuti erano 400, oggi sono circa 130. Gli agenti di polizia penitenziaria, invece, sono 85 ma dovrebbero essere 124. «Partendo dal fatto che la presenza del sottosegretario è sicuramente un segnale positivo che mostra interesse verso una colonia penale da troppo tempo in degrado, credo però che per un proficuo rilancio si debba ascoltare chi conosce le problematiche croniche gestionali che da sempre esistono e anche quelle legate all'incuria e all'abbandono territoriale - afferma la sindaca di Onanì, Clara Michelangeli -. Incontri di questa valenza non possono prescindere dalla presenza del nostro Comune». Maria Grazia Caligaris, associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV”, conclude: «Le parole del sottosegretario sono importanti ma si lascia in totale oscurità la realtà degli spazi destinati alla reclusione, obsoleti e spesso fatiscenti».