Non si sono fatte attendere le prime conseguenze della rottura della condotta foranea dell’acquedotto di Janna ’e Ferru, che rifornisce gran parte della città. In mattinata, alcune scuole cittadine – prive di serbatoi di riserva – hanno iniziato a mandare a casa gli studenti, impossibilitate a garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate. Il primo istituto a prendere provvedimenti è stato il Liceo Classico “Giorgio Asproni”, dove il dirigente scolastico, dopo la comunicazione di Abbanoa, ha deciso il rilascio anticipato degli alunni, dalle 10:30 in attesa che la situazione si normalizzi.

Nel frattempo, il Comune di Nuoro cerca di correre ai ripari. L’assessore alla Protezione Civile Marco Canu ha dichiarato: “Ci stiamo attivando per garantire l’apporto idrico tramite autobotti, con priorità alle fasce più deboli. Il nostro obiettivo è evitare dove possibile l’interruzione del servizio educativo, a partire dagli asili nido.” La crisi idrica è esplosa dopo che, durante i lavori di riqualificazione dell’acquedotto con tecnica “relining”, si è verificata una rottura improvvisa nella notte. Il guasto ha compromesso la normale alimentazione dei serbatoi cittadini e si teme che, con l’esaurimento delle scorte residue, i disservizi possano aggravarsi nelle prossime ore. Intanto, l’amministrazione invita a limitare al minimo il consumo d’acqua per consentire una gestione più efficiente dell’emergenza.

© Riproduzione riservata