Un'inchiesta composta da più filoni: è quella condotta dalla Guardia di finanza di Nuoro, e che sta portando avanti la Procura barbaricina dopo i numerosi esposti arrivati al palazzo di giustizia. Inchiesta seguita dalla procuratrice della Repubblica, Patrizia Castaldini. Poco altro filtra nell'indagine del filone nuorese sul Covid-19 che si sta occupando del contagio nel territorio barbaricino. Una notizia che arriva all'indomani della presentazione all'ospedale San Francesco dell'importante risultato scientifico con la pubblicazione dell'intera sequenza del genoma del coronavirus sardo.

Le ipotesi

Impossibile conoscere i dettagli e soprattutto se sia stato aperto un solo fascicolo, con più filoni, o la Procura abbia aperto più fascicoli, in un'indagine che sarebbe ormai alle battute conclusive e nei prossimi giorni potrebbe riservare alcune sorprese. Nuoro conta una limitata percentuale di contagi (78) e soprattutto morti. Un paio di vittime sono quelle della casa protetta per anziani de Su Meraculu di Bitti. Però nessun esposto sarebbe stato presentato dai familiari degli anziani. Rimane da valutare l'origine dell'infezione di quel focolaio, e come il Covid-19 sia entrato nella struttura. Due degli ospiti risultati positivi erano stati precedentemente ricoverati nell'ospedale nuorese. E proprio al San Francesco gli inquirenti avrebbero sentito qualche settimana fa i vertici sanitari e alcuni dei direttori delle unità di presidio ospedaliero interessate. Tra le vittime anche i due preti che operavano nella parrocchia di San Paolo.

Le denunce

Ma gli esposti arrivati al palazzo di Giustizia, che potrebbero avere indirizzato l'attenzione della Procura nuorese, sarebbero quelli giunti da alcuni operatori sanitari, a cui seguì anche la denuncia querela della parlamentare dei Cinquestelle, Mara Lapia, che durante l'esplosione della pandemia, a cavallo tra febbraio e marzo, denunciava la carenza dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari. Mascherine e calzari erano contingentati e praticamente introvabili. Ma un filone delle indagini potrebbe riguardare anche il settore sanificazione. A farlo scattare la segnalazione del Codacons arrivata dopo l'inizio della Fase 2, con la speculazione sui prezzi e ditte improvvisate. Impossibile sapere se nel registro degli indagati sono già state iscritte delle persone, o i fascicoli rimangono contro ignoti, di certo le Fiamme gialle hanno eseguito diverse ispezioni per verificare come i protocolli sanitari vengano rispettati, e hanno acquisito documenti.

Nuoro, pochi operatori

Intanto un'interrogazione all'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, sull'assenza di personale nell'affrontare l'emergenza Covid, è stata presentata ieri dalle consigliere regionali del M5S Carla Cuccu ed Elena Fancello. Una cronica carenza di personale sanitario che riguarda anche la sanità nuorese. Le due esponenti ricordano che il San Francesco, come ospedale Covid-19, «non era adeguato strutturalmente perché in cronica mancanza di personale medico si è trovato a dover gestire Triage, sospetti e positivi per Covid». Nella loro interrogazione sottolineano che il reparto Malattie infettive «da subito rappresentò l'impossibilità di gestire la situazione per l'esiguo numero di medici in organico (4 medici), così come Pneumologia (8 medici) che rappresentò l'impossibilità di prestare servizio come unità completa di assistenza stante il ricovero di pazienti non dimissibili nonché l'assenza di percorsi ben definiti riguardanti sia la gestione dei pazienti sospetti che degli spazi». Nell'interrogazione si chiede di individuare una équipe medica dedicata, integrare l'organico e valorizzare le eccellenze.

Fabio Ledda

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