Si è aperta a Nuoro la prima edizione dell'anno forestale della Sardegna.

Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che ha parlato di un "cambiamento culturale, sociale e politico" per tutelare il patrimonio di biodiversità della Sardegna.

"Abbiamo la necessità - ha aggiunto - di pensare una programmazione precisa che guardi insieme ad ambiente, economia, tradizione e paesaggio", ed è quindi necessario "studiare piani specifici pluridecennali per ogni area e mettere in piedi una programmazione lungimirante che consenta di coltivare in Sardegna quanto viene importato, ad esempio le mandorle, e promuovere quelle produzioni, come quella del sughero, che consentono di valorizzare per fini turistici l'immenso patrimonio di biodiversità che il territorio sardo offre".

Infine, ha ricordato i principi ispiratori della legge Forestale, approvata circa un anno e mezzo fa, e nata "con l'obiettivo di attualizzare i compiti istituzionali dell'Ente, ora Agenzia Forestas, perché si occupi attivamente, oltre che della cura, tutela e conservazione del patrimonio forestale dai rischi ambientali anche della sua valorizzazione produttiva, turistico-ricreativa e culturale, ma soprattutto della promozione della ricerca scientifica, della sperimentazione e innovazione tecnologica nel settore", senza tralasciare il "nodo del personale", che, ha spiegato, "è all'attenzione dei capigruppo del Consiglio regionale e della commissione competente, alla ricerca di una soluzione che tuteli il più possibile i lavoratori, e che consenta all'Agenzia di svolgere al meglio gli ambiziosi compiti per cui è stata creata".

(Redazione Online/s.s.)
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