Ha bruciato ininterrottamente per tutta la notte l’enorme rogo che dalle 12 di ieri ha ripreso vigore nelle campagne tra Nuoro e Orune. Da mezzanotte sulla città di Nuoro e sui paesi della Barbagia ha cominciato a “nevicare “ cenere, mentre decine e decine di curiosi si sono affacciati dalla zona di Città Giardino per apprezzare l’enorme fronte delle fiamme alte sino a 30 metri e visibili da chilometri di distanza che all’orizzonte circondava tutta la zona industriale di Prato Sardo.

Le squadre a terra di Forestale e vigili del fuoco hanno continuato a lavorare tutta la notte per cercare di limitare i danni in attesa che arrivasse l’alba, quando sono tornati in azione i mezzi aerei indispensabili per cercare di domare un incendio che ha devastato decine di ettari di boschi di sugherete, ovili e ucciso decine di capi di bestiame, con allevatori che hanno provato a mettere in salvo i propri animali. Sul posto continuano i lanci con quattro Canadair, due Super Puma e due elicotteri della flotta regionale.

E mentre sono in corso le bonifiche, si ha una prima stima dei danni, tutta da confermare: il fuoco avrebbe divorato circa 800 ettari tra boschi di sughere e roverelle, avanzando con fiamme alte decine di metri su due fronti, verso ovest in direzione Orani e a est, verso Benetutti. Distrutte diverse azienne agrozootecniche della zona, soprattutto nel territorio di Orune. Attualmente non soffia il vento, ma è previsto un rinforzo e le squadre a terra e in aria stanno lavorando per cercare di spegnere i focolai entro questa mattina: sul campo ci sono già 31 gradi. 

Le fiamme da Sa Serra sono state originate da una riaccensione del rogo scoppiato domenica pomeriggio, hanno interessato i territori di Benetutti, Orotelli, Orani, Orune e Nuoro. Un’evoluzione imprevista, inizialmente pareva tutto sotto controllo, ma le alte temperature hanno favorito la riaccensione in più punti. Durante la notte l’incendio si è esteso verso i territori in località “s’inforcau” e verso la zona Industriale di Prato Sardo di Nuoro dove si è avvicinato in prossimità di diverse aziende agricole e ovili e a tratti ha minacciato la zona industriale.

La Direzione Regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco ha inviato rinforzi con la colonna mobile dal Comando dei vigili del fuoco di Sassari oltre alla squadra del Distaccamento di Bono che ha dato supporto ai colleghi di Nuoro e Macomer, mentre è stato istituito il posto di comando avanzato nella zona industriale di Prato Sardo dove era presente per tutta la durata delle operazioni anche il dirigente della Polizia di Stato per la gestione dell’ordine pubblico. Impegnate anche due unità Sapr con fotocamere termiche. Sono 8 le persone che sono state evacuate da 4 ovili minacciati dalle fiamme. Polizia di Stato e dei Carabinieri che con un grande dispiegamento di uomini hanno permesso di gestire al meglio la viabilità e hanno collaborato nell’evacuazione degli ovili.

Grande paura per due pastori, che per un’ora sono rimasti intrappolati nel loro ovile circondato dalle fiamme. Sono vivi per miracolo, l’incendio non ha raggiunto per fortuna il fienile e loro sono riusciti a scampare alla furia del fuoco che imperversava. A raccontarlo è un altro allevatore: «Sono rimasti intrappolati nell’ovile circondato dalle fiamme. Hanno chiesto aiuto. Io stesso ho allertato una squadra che aveva un pick-up e l’ho condotta fin sotto il laghetto, a circa cento metri. Qui si è fermata, sono andato a chiedere soccorso anche a un’altra pattuglia, era difficile intervenire da soli».

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