Infortuni sul lavoro, a Nuoro e in tutta la provincia c’è un’emergenza medici. Chi si infortuna sul lavoro e non può lavorare rimane anche senza indennità. C’è chi attende da sei mesi e chi addirittura da un anno.

La sede nuorese dell’Inail (Istituto per gli infortuni su lavoro) è paralizzata perché senza medici. Non ne ha nemmeno uno. In Barbagia gli unici dottori che si occupano degli infortuni arrivano due o tre volte al mese da Cagliari. Una situazione che negli uffici nuoresi definiscono «drammatica», con centinaia di infortunati (complessivamente sono 1679 i procedimenti  aperti nel 2023) che non possono lavorare ma sono anche senza la liquidazione o l’indennità garantita dall’Inail che non può avvallarla perché non ci sono medici per le visite.

Le pratiche amministrative fatte celermente si arenano in una palude impossibile da superare. Un collo di bottiglia a cui l’istituto nazionale non riesce da tempo a trovar rimedio. L’ultimo pensionamento a Nuoro nel novembre 2022, quando è andato via l’ortopedico: da allora non si riesce a sostituirlo.

I numeri sono impietosi. Mancano tutti i sei medici di cui dovrebbe disporre la sede nuorese. Non solo non ci sono i tre dirigenti medici ma anche quelli convenzionati: il medico del lavoro, i due medici legali e l’ortopedico. Tante le testimonianze. «Ho avuto un infortunio in azienda», racconta un imprenditore agricolo, «ho eseguito tutto quello che dovevo, ma da ottobre attendo inutilmente una liquidazione. L’ultima volta gli uffici mi hanno spiegato che non hanno medici nemmeno per guardare i documenti. Sono cinque mesi che attendo la pratica, ma mi hanno detto che per andare bene dovrò aspettare almeno uno o due mesi».

Insomma, la storica provincia di Nuoro che ha collezionato numeri da maglia nera in Sardegna sul fronte della sicurezza nei posti di lavoro è ultima anche nel post infortunio. 

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