Per sei giorni tre insegnanti erano state sospese da una preside di Nuoro perché si erano rifiutate di "addestrare gli studenti ai quiz Invalsi". Sono le parole usate da Cobas Scuola Sardegna per spiegare che ora quella sospensione è stata annullata dal tribunale di Nuoro e che, anzi, l'amministrazione scolastica è stata condannata "a rifondere i giorni di stipendio" alle docenti e ha condannato il ministero alle spese di giudizio.

La vicenda risale al maggio del 2016 e si è svolta all'istituto tecnico agrario "B. Brau" del capoluogo barbaricino. Lì la preside aveva emanato il provvedimento di sospensione verso le tre insegnanti aderenti ai Cobas perché non avevano voluto sottoporre i ragazzi alle prove di addestramento per i quiz Invalsi.

"Per svolgere queste prove - dice il Cobas - le colleghe avrebbero dovuto sospendere le attività didattiche programmate. Le tre docenti (...) furono sanzionate brutalmente per aver deciso di esercitare il loro dovere di insegnanti nell'assoluto rispetto della normativa vigente e dell'art. 33 della Costituzione che tutela la libertà di insegnamento. Non solo è assurdo che si volesse imporre la simulazione e l'addestramento alle prove Invalsi a docenti che non hanno mai 'somministrato' le prove vere e proprie; ma tale tentativo confliggeva e confligge clamorosamente con l'orientamento dello stesso Invalsi (e di strutture analoghe a livello internazionale), che ha ripetutamente giudicato 'inutile e dannoso allenarsi ai test' e l'addestramento a prove standardizzate".

Trascorsi tre anni ora il giudice del lavoro del tribunale di Nuoro ha accolto il ricorso presentato dalle tre colleghe, e patrocinato dai Cobas Scuola Sardegna con l'avvocato Monica Mereu, "ritenendo i provvedimenti disciplinari adottati illegittimi perché ha ritenuto la Dirigente Scolastica incompetente all'irrogazione della sanzione comminata".

(Unioneonline/s.s.)
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