Qualche giorno fa, in cima al monte di Sant'Antonio sono stati avviati i lavori per la realizzazione di due strutture amovibili, con la base di cemento armato e il resto in materiale eco-sostenibile.

Si tratta di strutture – una da 80 metri quadri e l'altra da 60 che prenderanno parzialmente lo spazio finora riservato ai parcheggi, anche dei pullman - che serviranno come punto di informazione turistica, con annessi servizi igienici.

Un’iniziativa che rientra nel progetto di realizzazione di un percorso spirituale, archeologico e ambientale tra la chiesa di San Pantaleo e il santuario del monte di Sant'Antonio, di cui l'Unione dei Comuni del Marghine è il soggetto attuatore.

«Un progetto per la riqualificazione di quel pezzo di montagna e del parco - precisa Toto Listo, assessore all'ambiente - finanziata dalla Regione attraverso l'Unione dei Comuni del Marghine e al quale sono stati destinati ben 700mila euro, di cui 423mila per la realizzazione della struttura amovibile e la sistemazione della strada Intro 'e Montes, che fa parte del percorso religioso».

Attorno a questo progetto divampano le polemiche: molti infatti temono che le nuove strutture possano deturpare il paesaggio in quell’oasi di verde.

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