Macomer, scontro e polemiche tra il Comune e Aes per la mostra del libro
L'associazione degli editori sardi contesta tutto sull’organizzazione della XXII edizioneLa mostra della discordia. L'associazione degli editori sardi contesta tutto sull’organizzazione della XXII edizione della mostra del libro edito in Sardegna, che si svolgerà dal 13 al 17 novembre prossimo, col tema "Alter-Nativa".
All'importante vetrina culturale il Comune, con le manifestazioni di interesse, ritiene necessario il coinvolgimento di diversi soggetti della filiera, con i quali definire i parametri di una collaborazione, con l'intento di promuovere e valorizzare la letteratura e l'editoria sarda, in particolare degli editori, in forma associata e singola.
L'associazione degli editori (Aes), risponde però con un netto rifiuto: «La mostra regionale del libro edito in Sardegna non esiste più». Categorico e deciso il rifiuto. «Prendiamo atto - aggiungono in un comunicato - che le richieste di chiarimento formulate nel giugno scorso sono cadute nel vuoto». Aes contesta il fatto che sia stato individuato come soggetto unico per la direzione artistica e l'organizzazione il Centro Servizi Culturali Unla, estromettendo di fatto gli editori sardi, ma coinvolgendo l'Unione dei Comuni del Marghine.
«Viene da chiedersi - scrive Aes - perché in uno scenario culturale profondamente mutato, con la presenza nell'Isola di circa 60 tra festival e rassegne di promozione della lettura sostenute dal servizio biblioteche della Regione, la mostra regionale del libro non si dia un'identità propria e una coerenza di fondo, mirate a dare valore alla normalità della microeditoria locale, ai suoi autori e all'intera numerosa filiera, in dialogo con il mondo, ma non in chiave subalterna».
La presa di posizione dell'associazione degli editori sardi ovviamente crea qualche malumore sull’organizzazione dell'importante evento culturale. Il sindaco Riccardo Uda risponde: «Dispiace, ma non c'è nulla di poco chiaro. La direzione artistica e l'organizzazione è affidata all'Unla, perché un ente della Regione, la stessa che finanzia l'evento. Se gli editori di Aes vogliono partecipare o meno è una loro scelta. L'organizzazione è affidata al Comune, l'Unla e la biblioteca, in maniera del tutto chiara e trasparente».