Anche l'agenzia di produzione Inps di Macomer è a rischio chiusura.

La decisione, che per ora è stata sospesa, in provincia di Nuoro riguarda gli uffici di Macomer, di Siniscola e Sorgono, che non hanno il numero di abitanti richiesti dal ministero dell'economia (60mila).

Quella di Macomer copre un bacino di utenza di circa 40mila abitanti, ma opera in un territorio vasto che comprende il Marghine e la Planargia, il Montiferru, l'alto ghilarzese e anche parte della provincia di Sassari.

"Pensavamo di aver messo in sicurezza l'agenzia di Macomer, concedendo e riadattando i locali dell'ex tribunale - dice il sindaco Antonio Succu - prendiamo atto che a uno Stato sempre più impietoso non basta nemmeno questo. Il nostro bacino d'utenza fra il Marghine, la Planargia e i territori confinanti, ha difficoltà ad arrivare al numero standard stabilito dal ministero, di 60mila abitanti, un'asticella troppo alta, che può andar bene per aree metropolitane, ma non per il nostro e altri territori delle aree interne. Il 17 novembre sarò a Cagliari con gli altri sindaci per difendere questo importante presidio, per evitare disagi che ne deriverebbero per la gente e anche per difendere i posti di lavoro della sede di Macomer".

Franco Mussoni, presidente del comitato provinciale dell'Inps aggiunge: "Rifiutiamo i criteri imposti da Roma, che non sono assolutamente compatibili con la nostra criticità territoriale. L'Inps c'è in ogni famiglia, per cui non è pensabile che per ogni piccolo problemino si deve andare per forza a Nuoro. Ci opporremo con forza a questo disegno, che sarebbe la morte certa per le nostre aree interne".
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