A chi adotta un cane, tra quelli ricoverati nel canile, il Comune concede un contributo una tantum. È una delle tante iniziative che l'amministrazione comunale di Macomer sta mettendo in campo per combattere il randagismo e per il benessere degli animali, grazie ad un appalto europeo quadriennale di 700mila euro.

Oltre alla gestione del canile rifugio di Monte Muradu, dove i cani vengono assistiti anche dal punto di vista sanitario, il Comune intende ridurre i costi. Ogni singolo cane ricoverato nel canile "Mondo Cane", infatti, attualmente viene a costare al Comune mille euro all'anno. Considerando che i cani ospitati nel rifugio (accalappiati nel territorio) sono oltre 150, l'amministrazione comunale deve quindi sborsare annualmente oltre 150mila euro complessivi.

Col nuovo appalto non si punta esclusivamente a far crescere i cani e assisterli fino alla morte all'interno del canile, ma tutto si basa su criteri che hanno come obiettivo assoluto la massima politica delle adozioni, con criteri di premialità, da applicare al gestore del canile e elargire contributi ai cittadini che intendono adottare gli animali.

«Come amministrazione comunale - dice l'assessore, Andrea Rubattu - per sgravare il Comune da questa spesa, diamo un contributo una tantum, che deve indurre il cittadino interessato ad obblighi di microchippatura, la registrazione del titolo di proprietà e verifiche dello stato di salute dell'animale adottato».

Da subito sarà istituita l'anagrafe canina, con tanto di catalogo, foto e descrizione di ogni singolo animale, in maniera che chi adotta abbia la libertà di scelta.

«Occuparsi del randagismo e del benessere animale - dice Rubattu - è segno di grande civiltà che contraddistingue la categoria degli amministratori comunali».

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