L'allarme è scattato in piena notte. Le forze dell'ordine hanno sventato un tentativo di evasione al centro di permanenza per i rimpatri di Macomer.

L'allarme che avvisa la vigilanza è scattato in piena notte, quando la maggior parte degli ospiti stava dormendo. Sembrerebbe quindi un tentativo di evasione solitario, messo in atto da un giovane nordafricano.

Il giovane sarebbe riuscito a scavalcare il recinto interno di cemento, alto diversi metri e poi anche la recinzione metallica esterna, fino ad arrivare all'esterno, dove però ad attenderlo c'erano gli addetti alla sicurezza, con le forze dell'ordine, che lo hanno subito riacciuffato e riportato nuovamente all'interno, questa volta in cella.

Lungo le recinzioni, ritenute sicure, con un sofisticato impianto di video sorveglianza, è stato fatto un sopralluogo, per capire come sia stata possibile la fuga, eludendo la sorveglianza armata e anche la tecnologia.

Per tutti nel Cpr è stata una notte insonne.

Si vuole capire se il giovane ha avuto dei complici, anche se non ci sarebbero stati episodi per cercare di distrarre la vigilanza. Nulla trapela anche dal commissariato di Polizia, che coordina la sorveglianza sempre impeccabile.

Non a caso il Cpr di Macomer è considerata una delle strutture più sicure in Italia e dove gli ospiti vengono trattati con umanità.  

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