Macomer, al via il festival della legalità
Obiettivo insegnare ai ragazzi come difendersi da bullismo e cyberbullismoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con la presenza dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado, si è aperta ieri la decima edizione del "Festival della Legalità, conta e cammina, la legalità appartiene al tuo sorriso", organizzato dal Centro Servizi Culturali, con la collaborazione del Comune.
Una manifestazione che negli ultimi anni ha guidato migliaia di studenti, provenienti da paesi e scuole diverse, in percorsi di legalità, coscienza e impegno.
Ad aprire l’incontro il sindaco, Riccardo Uda e l'assessore alla cultura, Fabiana Cugusi. In cattedra gli esponenti del commissariato di Polizia di Macomer, col dirigente, il commissario Federico Farris, che ha incontrato gli studenti adolescenti, per porre all'attenzione su come i social, siano potenziali strumenti pericolosi di dinamiche sbagliate che possono trasformarsi in reato.
Il dirigente della polizia ha ricordato la vicenda di Carolina Picchio, di Novara, che a 14 anni è stata vittima di cyberbullismo, costringendola a farla finita, lanciandosi dalla finestra della sua abitazione.
«Le parole fanno più male delle botte», è il messaggio lasciato da quella sfortunata ragazza. Federico Farris ha spiegato bene quale sia il confine tra il gioco, lo scherzo e il reato, dicendo ai con semplicità assoluta la conseguenze di azioni sbagliate, raccontate attraverso un video, su una vicenda avvenuta nel 2013. Rivolgendosi ai ragazzi poi ha detto: «Vi ha toccato questo video? Quello che succede non è un gioco, ma un reato. Lo scherzo non è umiliare le persone e non c'è niente da ridere. Sono fatti pericolosi».
La mattinata è proseguita con una lezione spettacolo, con "Ti racconto le mafie", con Giacomo Rossetto, che si è rivolto ai ragazzi perché non siano spettatori passivi ma protettori della legalità nel futuro. Le manifestazioni sono proseguite nel pomeriggio e si concluderanno domani.