L'estate del 2022 è stata una delle più calde degli ultimi decenni, ma nonostante questo si annuncia un autunno tranquillo sul fronte idrico nel Nuorese.

Il bacino del Maccheronis che garantisce l'approvvigionamento del distretto irriguo del Posada, segna livelli superiori rispetto a quelli dell'anno scorso quando gli indicatori segnalavano la presenza nel bacino di 7,85 milioni di metri cubi d'acqua, mentre quest'anno segna 8,61 milioni di mc.

Attualmente il bacino contiene il 37,7% della sua portata che è di oltre i 22 milioni di metri cubi.

I consumi nell'ultimo mese di agosto sono stati di circa 23,3 milioni di mc d'acqua, superiori di circa mezzo milione rispetto a quelli dello stesso mese del 2021 che si sono fermati a 22,9. "Siamo in una situazione di tranquillità per quanto riguarda la disponibilità della risorsa”, spiega Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale.

"I recenti lavori che hanno permesso di invasare maggiori quantità d'acqua nella diga del Maccheronis, hanno permesso di affrontare l'estate grazie al riempimento del bacino la scorsa primavera. La garanzia della presenza di serbatoi di accumulo così importanti, dimostra l'importanza delle infrastrutture e della loro costante manutenzione. Per questo ora, con l'arrivo dell'autunno che dovrebbe portare piogge e un nuovo invaso di acqua, possiamo dirci abbastanza tranquilli".

Anche l'invaso di Pedra e Othoni sul lago del Cedrino con 7,23 milioni di mc è al 45% della sua capienza e insieme a quello di Maccheronis consente l' irrigazione della valle di Posada e del Cedrino e coprono due terzi dei 16.400 ettari serviti dall'irrigazione del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. 

(Unioneonline/l.f.)

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