"Le indicazioni per la Gola di Gorropu sono sbagliate": Google corregge le mappe
Il "disservizio" ha portato fuori rotta numerosi automobilistiGoogle ha rettificato le indicazioni di Maps per raggiungere in auto la Gola di Gorropu, il canyon più lungo d'Europa nel Supramonte Nuorese.
Lo fanno sapere in una nota gli amministratori di Chintula che hanno in concessione la gestione del canyon e che nei giorni scorsi avevano scritto al colosso del web chiedendo la correzione delle mappe perché portavano 'fuori rotta' gli automobilisti diretti alla gola.
"Il disservizio produce per noi notevoli danni di immagine e mette a repentaglio l'incolumità degli automobilisti ed è amplificato dal rilevante numero di visitatori, che in questo periodo si scontrano con le informazioni errate dei due giganti della rete per raggiungere un sito che nel 2019 ha superato le 30mila presenze - avevano Giuliano Murgia e Fabrizio Vella, amministratori di Chintula -. I servizi Google maps consigliano di percorrere, come via più breve in auto per raggiungere la Gola, una strada chiusa al traffico che parte dalla Strada Statale 125 al km 192. Si tratta di una strada sterrata, in pessime condizioni all'interno dei terreni dell'agenzia Forestas chiusa da una sbarra con lucchetto. Da qualche mese l'errore si è moltiplicato, con l'invito da parte di maps a percorrere un'ulteriore strada chiusa al traffico. Errata anche l'indicazione per raggiungere il centro abitato più vicino, in cui sono indicati 37.8 km in auto mentre ci sono da percorrere 25 km. E' indicato inoltre che si arriva alla gola con la propria auto fino al parcheggio di Sa Barva, ma poi si devono poi percorrere altri 6,5 km a piedi".
Gli amministratori di Chintula hanno così indicato il percorso corretto che parte dal Campo Base Gorropu, "sulla Strada Statale 125 al km. 190 e500 - sottolineano Murgia e Vella - I punti raggiungibili in auto sono due: il passo Ghenna Silana sulla Strada Statale 125 al km. 183, a cui seguono 4 km di discesa a piedi e il parcheggio a pagamento di Sa Barva, nelle campagne di Dorgali", per poi proseguire a piedi.
Si tratta della seconda volta che Google deve intervenire sulle indicazioni del proprio navigatore per i percorsi e sentieri sterrati dell'interno della Sardegna. Lo scorso anno, infatti, era stata l'amministrazione comunale di Baunei, a vietare l'uso di maps dopo che decine di persone erano rimaste bloccate in terreni impraticabili.
(Unioneonline/F)