La rabbia e la disperazione degli allevatori: «Con frasche e zappe abbiamo difeso le aziende dal fuoco»
Molti di loro hanno perso tutto: «Danni economici e ambientali enormi, forze a terra insufficienti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Danni ambientali enormi per l’intero territorio. Ma anche economici per decine di allevatori costretti, la scorsa notte, a difendere le proprie aziende dal fuoco «con le frasche e con le zappe».
Il drammatico bilancio del devastante incendio che da ieri aggredisce la Barbagia. «Abbiamo perso tutto, siamo riusciti a salvare solo il bestiame. Chiederemo ai comuni di Orune e Nuoro la richiesta dello stato di calamità naturale per poter avere i ristori». A parlare all’Ansa è un pastore di Orune, che vuole restare nell’anonimato: ha lottato tutta la notte assieme agli uomini della Protezione civile contro l’incendio che «ha distrutto sugherete, recinzioni, fili elettrici, tubature».
Una situazione disastrosa: «Qui – prosegue – non abbiamo potuto far nulla sul fronte della pulizia perché è una zona soggetta a vincoli idrogeologici, non c'è acqua, mancano i bacini e l'incisività nello spegnimento non è ottimale per questo motivo. Senza contare il danno ambientale: chi passa dalla provinciale da Nuoro per Orune e per Benettutti assiste a un paesaggio lunare per centinaia di chilometri. I danni sono incalcolabili per questo chiediamo aiuto alla Regione, allo Stato e a tutti quelli che ci possono aiutare di dare una mano per ricostruire».
Rabbia mista a disperazione tra gli allevatori, ha parlato anche Nenneddu Sanna, storico portavoce nella guerra per il presso del latte: «Le leggi devono riconoscere il nostro ruolo nella pulizia dei terreni ma anche sul funzionamento della macchina regionale. Mancano le forze a terra: il personale del Corpo Forestale, dell'Agenzia Forestas ecc. è fatto da operai anziani e noi abbiamo dovuto difendere le nostre aziende con le frasche e con le zappe. Dobbiamo ringraziare i santi in paradiso se ieri sera il fuoco è diminuito di intensità per via del vento che ha soffiato in direzione contraria, altrimenti sarebbe arrivato in paese» .
Colpite soprattutto le aziende tra Orune e Nuoro, da verificare se l’incendio ne abbia colpite altre anche negli altri territori coinvolti: Orani, Orotelli e Benetutti. «Invitiamo tutti gli allevatori o persone che hanno terreni nelle zone interessate dal rogo nei nostri paesi, a farci sapere se hanno subito danni e se hanno bisogno di aiuto. Noi siamo pronti a intervenire», fa sapere il sindaco di Orani Marco Ziranu.
(Unioneonline)