Porta cucite addosso le cicatrici del calvario. La nuorese Fabiana Demartis ha 27 anni, vive a Birori ed è una tra le modelle sarde più stimate. Da cinque mesi combatte contro una rara forma di sarcoma dei tessuti molli. Operata poco più di un mese fa all'ospedale Rizzoli di Bologna è in attesa di conoscere l'esito delle analisi che gli specialisti dell'istituto emiliano stanno svolgendo sulla massa di sedici centimetri che le hanno asportato dalla coscia. Da miss veterana dei concorsi di bellezza a eroina di un'intima via Crucis, il passo è stato breve.

LA SCOPERTA - «Vivevo - racconta - una fase professionale intensa. Nella fregola degli incessanti impegni non avevo il tempo per fermarmi un attimo». In un giorno come altri, il campanello d'allarme. «Successe un anno fa: passeggiando mi accorsi di un gonfiore comparso all'interno della coscia. Non ci prestai attenzione: era un nodulo non più grande di una nocciolina».

Nel giro di poco tutto precipitò. «A ottobre iniziai a sentire dolore e quando mi resi conto che camminare stava diventando un problema mi preoccupai. La risonanza magnetica non lasciò dubbi: sarcoma dei tessuti molli. Vidi scorrere davanti agli occhi i fotogrammi della mia intera esistenza».

L'INTERVENTO - La destinazione fu Bologna dove ha sede l'istituto Rizzoli, centro specializzato nella cura di questo tipo di tumori, nel suo caso posizionato vicino al muscolo vasto laterale.

«Il ventuno febbraio di quest'anno ho subito l'intervento chirurgico. In quel momento sono nata per la seconda volta. I miei occhi oggi vedono ciò che prima non scorgevano: ormai ho capito che il mio valore va aldilà di qualunque shooting fotografico o défilé. Sono provata, ma determinata e serena».

LA SPERANZA - «Ho sempre avuto un particolare trasporto - dice - per il mondo delle passerelle. Da bambina, pur manifestando a tratti un'indole mascolina, non facevo altro che osservare le scarpe con tacco e i beauty-case di mia madre. Ho combinato diversi disastri, impiastrandomi il viso con i suoi rossetti o cadendo rovinosamente a terra nell'intento di sfilare con qualche décolleté».

L'unico rimpianto è avere interrotto gli studi. «Ho frequentato ad Alghero i primi tre anni della scuola alberghiera. Ma, essendo immatura e desiderando l'indipendenza economica, decisi di ritirarmi e iniziare a lavorare».

Indomita passione, il fitness. «Non ho mai cercato la perfezione fisica. Ho però dedicato tanto tempo alla ginnastica, curando anche l'alimentazione».

Un magico sorriso liberatorio illumina il viso di Fabiana, i suoi lineamenti adolescenziali. «Sembrerà strano, ma nonostante la malattia, sono tranquilla. Guardo le undici fasce conquistate partecipando ai vari concorsi di bellezza svoltisi in Sardegna negli ultimi nove anni, e mi viene da sorridere. Ne vado fiera, ma finalmente so che quei riconoscimenti raccontano solo una parte della mia vita. E non la più importante».

Claudio Serpico

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