Nessun corto circuito o guasto tecnico: l’incendio scoppiato ieri all’interno del municipio di Bitti è stato provocato da qualcuno. Solo la rapidità dell’intervento da parte dei vigili del fuoco arrivati da Nuoro ha evitato danni ingenti, ma c’è una certezza: è stato un attentato. 

Il principio del rogo, all’ultimo piano dell’edificio,  è stato  segnalato ieri mattina, intorno alle 9 da alcuni cittadini agli amministratori comunali. L’analisi degli specialisti delle squadre arrivate per domarlo ha escluso l’origine accidentale.  

Gli amministratori, preoccupati da questa prima analisi, hanno  chiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine, a cui hanno consegnato tutte le immagini di videosorveglianza disponibili dell’ingresso della Domo Cumonale, così da far chiarezza quanto prima su fatti che rischiano di turbare la serenità dell’amministrazione locale e di tutta la comunità.

Il materiale danneggiato dall'incendio
Il materiale danneggiato dall'incendio
Il materiale danneggiato dall'incendio

Il paese di Bitti, fanno sapere dall’amministrazione, ha a disposizione una capillare rete di videosorveglianza pienamente operante e posizionata in diversi punti del centro abitato. Proprio nei giorni scorsi si è svolta  una serie di interventi di manutenzione che hanno assicurato il buon funzionamento dell’impianto. 

L’area interessata dai danni, in un piano dove si trovano documenti del Comune, è circoscritta a un solo scaffale dove non si sono sviluppate tuttavia fiamme alte o visibili. Per tutta la giornata di ieri e ancora oggi, amministratori e dipendenti comunali, supportati  dalla Soprintendenza archivistica della Sardegna, con Monica Grossi (soprintendente) e Consuelo Costa (funzionaria Archivista di Stato), e dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, hanno lavorato per la messa in sicurezza dei materiali interessati dal rogo.

Da una prima stima pare che siano stati danneggiati e forse in minima parte distrutti dei documenti storici, non utili all’attività amministrativa, ma che andranno comunque recuperati.

«L’augurio», ha osservato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, «è che si faccia rapidamente chiarezza sui fatti e per questo ci affidiamo all’alta professionalità delle forze dell’ordine, a cui abbiamo assicurato tutta la nostra collaborazione, affinché si verifichi ogni dettaglio utile per ricostruire la verità che va consegnata ai cittadini di Bitti e ai loro amministratori».

(Unioneonline/E.Fr.)

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