Il nuoto come strumento per creare inclusione sociale, integrazione e pari opportunità. Si chiama "In mare sicuri" il progetto dedicato ai ragazzi tra i 10 e i 16 anni, in situazioni di disagio sociale e economico, di emarginazione, disabilità, o a rischio di dispersione scolastica, che potranno avvicinarsi alle discipline acquatiche del nuoto, salvamento e vela.

Un'iniziativa a cui il Comune di Macomer partecipa come partner, insieme con i Comuni di Sassari e Sennori, per consentire a 210 giovani di praticare uno sport, socializzare e integrarsi nella società.

Il progetto, arrivato terzo nella graduatoria nazionale di un bando del ministero dello Sport, è curato e ideato da Eleonora Palmas, in collaborazione con Asd Sporter Sassari Nuoto e Asd Centro velico Asinara.

Tutti i ragazzi che aderiranno all'iniziativa (i moduli di partecipazione sono disponibili sul sito istituzionale del Comune) potranno usufruire di un anno di attività gratuite che si svolgeranno a Macomer, nella piscina comunale, e a Sassari, nelle piscine di Lu Fangazzu, Latte Dolce e Canopoleno.

"Un'iniziativa dall'enorme significato sociale e sportivo - spiega l'assessore comunale allo Sport e alle Politiche giovanili, Marco Manus -, che favorisce l'inclusione di 40 ragazzi di Macomer, attraverso attività sportive integrate tra normodotati e diversamente abili". Un progetto realizzato in sinergia tra professionisti sportivi, istituzioni, educatori e insegnanti.

"Si tratta di realtà sportive serie - dice Eleonora Palmas, ideatrice del progetto - in cui operano professionisti sportivi, che seguono i ragazzi con grande impegno e passione. Il nostro obiettivo è dare continuità all'iniziativa, per renderla una costante tra le politiche educative dei Comuni".
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