È arrivato il via libera del ministero, assieme ai finanziamenti, per il raddoppio del Cpr di Macomer, il centro di permanenza e rimpatrio dei migranti irregolari. La struttura, avviata nel gennaio del 2021, sarà ampliata, sopraelevata e ristrutturata, grazie ad finanziamento di 7 milioni di euro, stanziati dal Governo con la scorsa legge finanziaria.

L'intervento è stato confermato anche dalla Prefettura di Nuoro. Verrà superata l'attuale capienza di 50 ospiti per raggiungere quota cento, come stabilito nel Protocollo di Intesa firmato nel 2018 al ministero dell'interno.

L'intervento viene confermato anche dal sindaco Riccardo Uda, si tratta di accordi pregressi contenuti nel protocollo di intesa. «Stiamo interloquendo con la Prefettura di Nuoro per cercare di capire quali sono le ricadute nei confronti della nostra cittadina e nel territorio - dice il sindaco Uda -, per capire anche quali saranno i riflessi nella nostra comunità, oltre sistemare alcune questioni di natura tecnica e amministrativa, ormai superate e da rinnovare».

Il sindaco vuole capire quali saranno le contropartite per il territorio annunciate dall'amministrazione comunale precedente al momento della firma del protocollo col ministero.

Contrari al raddoppio della struttura e degli ospiti, i movimenti Non Cpr, che domenica scorsa hanno inscenato una protesta, con megafoni e incitamenti in arabo. Messaggi che sono stati raccolti all'interno, tanto che qualcuno degli ospiti ha dato fuoco a dei materassi, attivando un incendio che è stato subito spento dai vigili del fuoco. 

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