La valorizzazione ambientale per arginare lo spopolamento, il turismo che combina tradizioni, enogastronomia e cultura per fermare il declino delle zone interne. La scommessa rimette in pista perfino il parco del Gennargentu.

Naturalmente non secondo il modello del passato, calato dall'alto e consacrato da una legge nazionale super contestata tanto da non venire più evocata, neppure ieri, alla tavola rotonda organizzata dalla Cisl per dare rinnovato vigore al progetto che - premette il leader nuorese Michele Fele prima della conferma da parte del presidente della Regione Francesco Pigliaru - deve nascere dalla condivisione delle comunità locali e delle amministrazioni comunali.

Entrambi rilanciano invece il modello Tepilora, il parco regionale che riunisce Bitti, Lodè, Posada e Torpè reclamato a gran voce da anni e alla fine benedetto da tutti, anche dalla legge istitutiva del 2015 al termine di un lungo iter.
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