Per sopperire alla mancanza dei medici di base l'assessore regionale alla sanità Carlo Doria propone l'istituzione delle Uca, unità di continuità assistenziale, che sostituiranno le Usca chiuse dal primo gennaio scorso.

I medici già impegnati potranno quindi transitare nella nuova unità, che prenderà in carico i malati di Covid, e dove non esistono i medici di famiglia potranno garantire la presenza e l'assistenza 24 ore su 24.

L'assessore nel frattempo, nei paesi dove c'è il problema dei medici di famiglia, si impegna a disporre guardie mediche per le prescrizioni di medicinali, ma anche per effettuare visite specialistiche.

È quanto emerso dall'incontro che si è tenuto a Noragugume, sollecitato dalla sindaca Rita Zaru e dal presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine, Gian Pietro Arca. Hanno partecipato i sindaci del territorio, coi rappresentanti del comitato per la tutela della salute del Marghine e il consigliere regionale Franco Mula.

Si è parlato del problema di migliaia di persone che non hanno alcuna assistenza medica. Un’inversione di rotta? «È nostro compito vigilare - scrive in una nota il comitato per la tutela della salute del Marghine - dobbiamo quindi sostenere i sindaci in questa battaglia epocale, che non è del singolo paese, ma di un vasto territorio che, pian piano, viene depauperato dei servizi essenziali». Grandi assenti all'incontro i vertici della Asl di Nuoro.   

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