La Sardegna è al terzo posto fra le regioni italiane per la produzione di marijuana, un contesto allarmante perché espone a grandi pericoli. Secondo il rapporto annuale sulle tossicodipendenze, i quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrati rispetto alla popolazione residente, l’Isola è seconda solo alla Calabria.

Nel report presentato lo scorso luglio, si rilevano mediamente a livello nazionale circa 169 chili di marijuana ogni 100.000 residenti tra i 15 e i 74 anni, questo valore in Calabria e Sardegna supera i 1.000 chilogrammi.

Nella nostra Isola anche il consumo e il relativo traffico di stupefacenti è in continuo aumento e purtroppo investe una fascia di giovani e anche di giovanissimi consumatori. In questo contesto nasce il rischio che si possano creare alleanze con organizzazioni mafiose con le conseguenze che ciò comporta. Il rischio cioè che la criminalità locale stringa rapporti con organizzazioni che operano altrove. E quindi il rischio che la criminalità locale possa diventare il braccio di cui le grandi organizzazioni criminali esterne si servono.

Di questi molteplici aspetti si parlerà domani, venerdì 17 novembre dalle 16, nell’auditorium della Biblioteca “S. Satta” di Nuoro nel convegno organizzato dall'associazione Unione Avvocati della Sardegna e l'Ordine degli Avvocati di Nuoro che vedrà la partecipazione, in veste di relatori, anche del presidente del Tribunale di Nuoro, il magistrato Mauro Pusceddu, del Procuratore della Repubblica di Nuoro, Patrizia Castaldini, del Prefetto Giancarlo Dionisi e dell’avvocato penalista Pasquale Ramazzotti. Interverranno il presidente degli avvocati del Foro di Nuoro, il penalista Lorenzo Soro e il presidente dell'Un.A.S. Priamo Siotto.

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