Desulo, Belvì, Tonara, Aritzo e altri 15 comuni: Abbanoa “chiede” restrizioni idriche
Lettera ai sindaci: «Uso esclusivo per fabbisogno umano o serviranno pesanti razionamenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo la Baronia e l’Ogliastra. Il caldo e la crisi idrica ora morde nella montagne della Sardegna. Abbanoa visto «il sempre minore quantitativo di acqua prelevabile dal potabilizzatore del Torrei e accertato un anomalo consumo in rete, dopo aver avviato delle attività di verifica riscontrando un utilizzo Improprio della risorsa idrica da parte della popolazione servita, ha chiesto in una nota inviata ai sindaci di Tonara, Belvi, Aritzo, Sorgono, Atzara, Meana Sardo, Austis, Ortueri, Neoneli, Nughedu, Sorradile, Bidoni, Busachi, Ardauli, Ulà Tirso, Desulo, Teti, Tiana, Ovodda di emanare apposita ordinanza «che sensibilizzi la popolazione ad un utilizzo esclusivo dell'acqua per fabbisogno umano, con divieto di utilizzo per innaffiamento, irrigazione, lavaggi cortili privati ed automobili».
Insomma una restrizione idrica vera e propria per «evitare - minaccia il gestore idrico - pesanti razionamenti nell'erogazione all'utenza».
Immediata la reazione del primo cittadino di Desulo, Cristian Melis che si dice pronto ad emettere l’ordinanza di restrizioni per lavaggio di auto, cortili e annaffiamento come chiesto da Abbanoa, ma al contempo anche a scrivere al nuovo prefetto di Nuoro perché ordini ad Abbanoa di aggiustare le condotte del deposito di Altura «dove ci sono tantissime rotture. Quelle scorte», sottolinea Melis, «garantirebbero a Desulo di arrivare sino a settembre senza problemi di sorta».