Graziano Mesina torna in libertà.

Era stato arrestato sei anni fa, nel 2013, perché ritenuto a capo di un'organizzazione dedita al traffico internazionale di droga e nel 2018 era stato condannato con sentenza d'appello a 30 anni di reclusione dal tribunale di Cagliari.

I giudici del capoluogo avevano revocato una grazia ottenuta da Mesina dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che nei primi anni Duemila aveva dato un colpo di spugna alla sua carriera criminale.

La scarcerazione di Mesina, assistito dagli avvocati Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, è avvenuta per "decorrenza dei termini", in quanto le motivazioni della sentenza d'appello non sono ancora state depositate, facendo dunque decadere la misura di custodia cautelare.

"Ci speravo", le prime parole all'uscita del penitenziario nuorese di Badu e' Carros, dov'era rinchiuso.

"Ora aspetto la Cassazione", ha aggiunto Mesina, che ha anche espresso l'intenzione, come prima cosa, "di rivedere i parenti".

Anche al processo d'appello aveva rilasciato alcune dichiarazioni, nelle quali si era dichiarato innocente.

"Quando ho commesso reati - aveva detto davanti alla corte - me ne sono sempre fatto carico e non sono mai stato capo neppure negli anni Sessanta. Ma dopo la grazia non ho mai fatto nulla di ciò di cui vengo accusato".

E aveva anche raccontato ai giudici come si guadagnava da vivere, dopo aver beneficiato della grazia del Quirinale.

"Facevo dei lavori. Mi sono occupato di un affare della figlia di Berlusconi: per dei terreni vicino a Olbia perché un pastore che c'era da anni doveva essere sfrattato e sono stato contattato perché si mettessero d'accordo".

E ancora: "Ho fatto l'errore di farmi prestare dei soldi - ha svelato - e poi sono stato ricattato. Ma non ho commesso i reati per i quali sono stato condannato".

Mesina, nato a Orgosolo nel 1942, è stato uno dei principali esponenti del banditismo sardo nel Novecento, coinvolto in numerosi crimini che gli erano costati l'ergastolo e protagonista anche di innumerevoli evasioni.

Ora, a 77 anni, l'ex primula rossa, come è stato soprannominato, torna ad essere un uomo libero.
© Riproduzione riservata