Un intero territorio fra Nuorese e Oristanese da anni  senza un medico sportivo, neppure uno in convenzione a tempo. Accade così che i tesserati, tanti giovanissimi, di tredici società di Sorgono, Tonara, Belvi, Austis, Teti Desulo, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Allai,  Busachi e Samugheo, siano costretti a viaggiare per avere l'indispensabile certificato.

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Non si tratta solo di disagi ma anche di costi, visto che molti hanno dovuto raggiungere Sassari o Cagliari per avere la documentazione indispensabile per potere partecipare ai campionati. In ballo però non c'è solo l'accesso alle varie competizioni, ma anche la garanzia  di avere uno stato di salute adeguato all'attività fisica. Purtroppo le tragedie in campi e palestre non sono mancate negli ultimi anni.

La protesta delle società  con banner affissi in campi e palestre, per chiedere la riattivazione del servizio di medicina sportiva pubblica. Lo stesso che fino a qualche anno fa esisteva presso l'ospedale di Sorgono.

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