Blitz di Coldiretti a Noragugume, per dare solidarietà agli agricoltori colpiti dalla nuova invasione di cavallette e per invitare le istituzioni a fare di più per arginare la “piaga” che anche quest’anno sta devastando aziende agricole e coltivazioni.

«Un fenomeno – spiega Coldiretti - che imperversa su tre province e che sta generando già gravi danni alle colture e ai pascoli. Il tutto acuito dalla mancanza di una cabina di regia che argini il problema e che guidi le giuste politiche di prevenzione».

Agricoltori e allevatori si sono così dati appuntamento al centro operativo per il monitoraggio per una «azione di protesta» e per chiedere agli esperti della Fao, in missione in Sardegna, che «sentano anche il punto di vista degli agricoltori, che potranno spiegare i danni che stanno subendo», spiega Alessandro Serra, direttore della Coldiretti di Nuoro.

«Dal 2019 a oggi non si sono visti interventi che possano risolvere il problema. Gli agricoltori vogliono capire in che modo questi esperti hanno intenzione di intervenire: qui da 2mila ettari iniziali colpiti nel 2019 siamo arrivati a 60mila lo scorso anno e quest'anno la situazione a fine estate sarà anche peggiore. La task force regionale sta lavorando - prosegue Serra - ma manca una cabina di regia e un piano su come agire tempestivamente ed efficacemente per debellare il fenomeno. Gli esperti dell'organizzazione delle Nazioni Unite hanno agito in alcuni Paesi con trattamenti a tappetto attraverso mezzi aerei, vietati però nella Comunità europea, vogliamo capire se esistono dei modi efficaci per arginare l'invasione qui da noi».

Al centro operativo è arrivata la task force della Regione Sardegna, guidata dal commissario di Laore Gerolamo Solina che accoglierà gli scienziati e anche alcuni sindaci del territorio.

«Abbiamo bisogno di un confronto con gli scienziati e soprattutto è importantissimo che vedano sul campo la portata dell'invasione - ha detto la sindaca di Noragugume, Rita Zaru -. Qui c'è molta rabbia da parte degli agricoltori e lavoratori ma noi dobbiamo approfittare per capire come intervenire a risolvere il problema il prima possibile».

(Unioneonline/l.f.)

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