Dopo anni di prevaricazioni piscologiche aveva reagito all'ennesima, uccidendo il fratello Giorgio Desiderio, 61 anni.

Per questo oggi Giuseppe Pittalis, 55 anni, è stato condannato dal gup di Nuoro Giovanni Angelicchio a 14 anni e 6 mesi di carcere. Un processo conclusosi con rito abbreviato, dove il terzo fratello, Antonio, che nell’immediatezza della tragedia aveva perdonato il fratricida ieri era presente come parte offesa ma non si è costituito parte civile. Il sostituto procuratore Riccardo Belfiori nella scorsa udienza aveva sollecitato una pena di 14 anni.

Si chiude così una tristissima storia, una tragedia che ha travolto la famiglia Pittalis e ferito la comunità di Bitti. Il fratricidio il 3 marzo 2023, con i colpi di martello arrivati al culmine di una lite. Giuseppe, reo confesso, era difeso dai legali Potito Flagella Giuseppe Bandinu e angelo Manconi.

L’aggravante della parentela contestata dall’accusa non prevede come pena minima l’ergastolo, per questo l'allevatore ha potuto accedere al giudizio alternativo. Il pm ha contestato le attenuanti generiche equivalenti all’aggravate del vincolo parentale, e partendo da una pena base di 21 anni, a cui è stato applicato lo sconto di un terzo per la scelta del rito

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