«Dopo l’evasione del boss Marco Raduano, la situazione nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro è rimasta invariata. Anzi, continua a peggiorare nonostante gli impegni presi dal ministro Nordio e un sopralluogo della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati».

All’indomani della mobilitazione degli agenti penitenziari, che denunciano condizioni di lavoro insostenibili, Francesca Ghirra, deputata dell’Alleanza Verdi e Sinistra, si schiera in loro favore e presenta una nuova interrogazione.

«A fine marzo – scrive – il ministro Nordio ha risposto a una mia interrogazione con l’impegno a garantire il ripristino di adeguate condizioni di sicurezza ed efficienza operativa nel carcere di Badu ‘e Carros e a colmare le carenze di organico esistenti, ma a oggi nulla è cambiato. Nonostante gli sforzi del Provveditore, della Direttrice, della Garante e di tutto il personale penitenziario, le problematiche sono davvero tante, a partire dalla carenza di organico: sono oltre 60 le unità mancanti, numero che non consente un’ottimale gestione della sicurezza e il benessere del personale, costretto a turni di servizio che si protraggono ben oltre quanto stabilito dalle normative e che troppo spesso deve rinunciare a ferie e giorni di riposo».

«L’attuale dotazione di personale – conclude – non consente un corretto svolgimento dei turni senza che posti chiave per la sicurezza siano costantemente coperti, la struttura necessita di interventi urgenti di ristrutturazione, l’edificio non dispone di adeguati locali per il pronto soccorso medico e la Regione non garantisce il necessario supporto psichiatrico e psicologico ai detenuti. Per queste ragioni ho presentato una nuova interrogazione al ministro, per sapere quali iniziative straordinarie e urgenti intenda portare avanti per garantire la sicurezza di detenuti e personale e la piena operatività della struttura penitenziaria di Badu 'e Carros. Confido che questa volta alle parole seguano i fatti».

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata